TESTI CRITICI SELEZIONATI
James Putnam
Quando il film documentario ‘Journey through the Secret Life of Plants’ uscì per la prima volta, nel 1973, il suo uso innovativo della fotografia al rallentatore, che mostrava piante in crescita ‘esplosiva’ e infiorescenze che fiorivano in pochi secondi, conquistò tutti. La nuova serie di animazioni tridimensionali di Giuliana Cunéaz, con le sue strutture botaniche realistiche e fantastiche a un tempo, evoca un analogo sentimento di meraviglia. Le immagini sono presentate su schermi al plasma, che l’artista chiama ‘screen paintings’, insieme a opere su tela derivate che utilizzano un’ibridazione fra stampa digitale e pittura acrilica. La sua opera si ricollega alla tendenza, sempre più diffusa fra gli artisti contemporanei, di ricercare l’ispirazione creativa nelle più recenti ricerche scientifiche, accostandosi a queste ultime con una curiosità sorretta dalla competenza tecnologica. Volgendosi alla scienza, gli artisti tendono a imporre una prospettiva umana su un atteggiamento mentale che risulterebbe altrimenti straniante e razionale. Giuliana Cunéaz è abituata a percepire che le immagini hanno una profondità, hanno strati e significati multipli, perché il pensiero concettuale svolge un ruolo altrettanto importante, se non più importante, nella sua percezione in quanto semplice visualizzazione. La biologia continua a essere la disciplina scientifica più visiva, e l’artista si è ispirata alle potenzialità degli ultimi sviluppi nella comprensione dei sistemi viventi, e dei loro mutamenti di struttura, nell’ambito della nanotecnologia. Attingendo all’intuizione immaginativa più che al sapere acquisito, Giuliana Cunéaz si è occupata delle nuove modalità scientifiche, al fine di indagare l’essenza delle forme naturali con una sensibilità scultorea.
Giuliana Cunéaz è convinta che la forma di un albero o di un corallo sia legata alla natura frattale della sua crescita. Il processo di modellazione dell’artista comprende la ‘pittura’ con spirali e frattali per emulare la geometria delle forme naturali, e propone processi di mutazione casuale potenziati con simulazioni e realtà virtuali. Seguendo il principio di evoluzione, è possibile generare una miriade di variazioni genetiche complesse a partire da una semplice singola struttura.
La nuova produzione artistica di Giuliana Cunéaz è ispirata alla nanotecnologia, un nuovo, affascinante campo di applicazione scientifica che comporta la manipolazione della materia su scala microscopica (un nanometro equivale a un miliardesimo di metro)! È a questa scala che operano i principi fondamentali del mondo biologico. Materiali di queste dimensioni rivelano proprietà fisiche e chimiche insolite, e nel campo dell’ingegneria genetica vi è la possibilità di manipolare i singoli atomi e molecole. Molte sono le ipotesi su come la nanotecnologia rivoluzionerà il futuro della ricerca scientifica e della stessa vita umana.
Il suo uso delle attuali tecniche di generazione digitale delle immagini, combinate con una chiara consapevolezza della biologia della coscienza, si inserisce in un nuovo genere artistico, significativo e in crescita. Reale e virtuale, naturale e artificiale coesistono nell’opera di Giuliana Cunéaz, che ci permette di vedere un mondo normalmente nascosto, submicroscopico, con la sua vita segreta delle piante.
(da Giuliana Cunéaz, Silvana editoriale, Milano 2008)